Medico Chirurgo - Medicina Cinese: Agopuntura e Fitoterapia
Filosofia
Michele Lo Cascio

Medico Chirurgo
Medicina Tradizionale Cinese
Agopuntura e Fitoterapia


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Filosofia

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Che significato può avere in un periodo storico come il nostro caratterizzato dalla affermazione della scienza positivista e della tecnica in tutti gli ambiti della civiltà, parlare di Medicina Tradizionale Cinese?

La Scienza Moderna

La scienza moderna non manca giorno in cui afferma la sua potenza, la sua efficacia, la sua capacità di dominio rispetto a tutto il creato, superiorità a tutto il sapere storicamente a lei precedente. Ma questa potenza, tutte queste scoperte trovano un limite invalicabile oltre il quale la scienza sembra cedere il passo, sembra rinunciare alla sua capacità di affermazione.
Questo limite è l'uomo.

Nonostante il silenzio dei mass media è ormai chiaro che la Scienza Moderna e soprattutto la Medicina Moderna, suo fiore all'occhiello, sta attraversando un periodo di grande crisi.
Al di là dei soliti luoghi comuni che additano alla Medicina Moderna dei limiti quali la presenza di effetti collaterali o iatrogeni oppure o il loro uso eccessivo, lei sta mostrando da alcuni decenni un suo problema “strutturale”, un limite presente nella sua “essenza”, un limite “epistemologico”.

La scienza, nonostante le innumerevoli scoperte che ogni giorno cambiano il nostro stile di vita cancellando abitudini che appartengono all'uomo da sempre, che in campo medico permette l'uso di una strumentazione sempre più innovativa e di tecniche chirurgiche sempre più sofisticate vede nullo lo sforzo impiegato alla scoperta di nuove molecole farmacologiche.

Sono oramai 20, 30 anni che la Medicina Moderna non produce più molecole autenticamente "nuove", innovative.
L'Aspirina, acido acetilsalicilico, molecola scoperta da oltre 100 anni, è ancora uno dei farmaci più utilizzati in campo medico insieme alla penicillina, antipertensivi e altre molecole che da almeno 20-30 anni sono presenti sul mercato farmaceutico.
La frase che spesso si sente dire da un paziente: "E' una vita che prendo questo farmaco", è significativo del fatto che "E' una vita che non vengono prodotte molecole nuove".
Ogni giorno leggiamo che le grandi industrie farmaceutiche chiudono molti loro laboratori di ricerca concentrando i loro sforzi su alcune specifiche patologie portando a piccoli ma non sostanziali successi nel campo della Farmacologia come invece siamo abituati a constatare quotidianamente in ambito tecnologico.

In ultima analisi possiamo affermare che la nostra scienza trova grande successo nel piegare la materia secondo la propria volontà ma non riesce ad entrare in un reale rapporto di conoscenza con l'essenza stessa della vita.

La Scienza Moderna ha la capacità di potersi affermare sulla materia ma la Medicina è una Scienza che deve rammendare una tela le cui trame sono per lo più invisibili perché sfuggono alla possibilità di misura che sono proprie del tempo e dello spazio.


La Cultura Cinese

La Medicina e la Cultura Cinese hanno dei concetti al loro interno che ne rappresentano l'ossatura centrale e sono rappresentate da numerose teorie: la teoria dello Yin e dello Yang, la teoria dei Cinque Movimenti o Elementi, la teoria dei Meridiani, la Teoria dei Sei Livelli, la Teoria dei Quattro Strati, etc.
Tutta la Cultura Cinese è un insieme di saperi che si dipartono però da un unico concetto base rappresentato dal decodificare la realtà secondo un Modello Analogico.
Il punto più alto, il concetto che riassume tutti gli altri, la chiave di lettura che permette di dischiudere tutte le conoscenze del Pensiero Cinese che altro non sono che delle sue applicazioni pratiche, è quella secondo la quale tutta la realtà può essere decodificata attraverso l'utilizzo del Modello Analogico in contrapposizione della Scienza Moderna che utilizza il modello Analitico.


Modello Analitico e Modello Analogico

Secondo il Modello Analitico utilizzato dalla Scienza Moderna, per conoscere un sistema bisogna osservarlo e studiarlo attentamente sia per quanto concerne i suoi aspetti esterni che quelli interni. Studiare un sistema significa capire tutte le parti che lo compongono e capire le funzioni e i ruoli che ognuno di essi ha all'interno di quel sistema.
Gli atti che caratterizzano uno studio analitico sono il: sezionare, scomporre, classificare. Questo modello è legato alla materia, divide per capire la struttura che lo compone.

Secondo il Modello Analogico utilizzato dalla Scienza Tradizionale, la realtà può essere interpretata cogliendo le affinità, le analogie, le assonanze presenti tra tutti i diversi sistemi che la compongono e che dimostrano una uguaglianza sia costituzionale che ontologica tra loro. Questo approccio permette di capire il funzionamento di un determinato sistema avendo capito il funzionamento di un diverso sistema analogicamente simile.
Gli atti che caratterizzano uno studio analitico sono: osservare il rapporto esistente tra i suoi vari componenti, capire i ritmi che cadenzano le sue funzioni, intuire le analogia presenti tra i suoi vari aspetti. Secondo questo modo di decodifica della realtà, per capire come funziona un determinato sistema non è importante studiarne la struttura interna ma basta osservane attentamente il funzionamento; in medicina non si è mai sentita importante sezionare un cadavere per capirne il funzionamento del corpo ma bastava osservare attentamente la fisiologia nella persona viva.

Il Modello Analogico individua un sistema presente nel macrocosmo, un Macro Sistema e riconosce che tutti i sistemi inferiori ad esso, per analogia, sono a lui simili nel funzionamento. Questo macro sistema è rappresentato generalmente, da un punto di vista naturale, dal sistema solare. In questo sistema si individuano le sua parti organiche, materiali (il Sole, le stelle, i pianeti, la Luna, la Terra) e si riconosce che questi elementi stanno tra loro secondo dei rapporti. In questo sistema la materia ha una importanza inferiore rispetto al vuoto che invece caratterizza maggiormente questa e tutte le realtà. Ciò che riveste maggiore importanza è individuare in questo macro sistema le fasi e i rapporti esistenti tra le varie parti organiche che, nel caso del Sistema Solare, sono rappresentate dalle stagioni, dal ritmo del giorno e della notte, dalle fasi lunari.
Questi stessi rapporti sono presenti all'interno del nostro corpo; è l'esempio del ciclo mestruale che dura 28 giorni come il ciclo lunare; è l'esempio del rapporto che esiste tra cuore (che rappresenta simbolicamente il Sole ed è sede dell'intelligenza pura) e il cervello (che rappresenta simbolicamente la Luna ed è sede della riflessione).

Da un punto di vista ancora più generale questo modello universale è rappresentato dall'Uno, dal Principio, dall'Assoluto, dall'Essere, dall'Archetipo, da Dio.

Il Modello Analogico conferisce, all'interno di un sistema, un valore di dominio dell'aspetto funzionale (e quindi possiamo dire energetico) rispetto a quello organico (materiale).

Secondo questo modello nessuna realtà contenuta nello Spazio e nel Tempo può avere un valore meramente astratto; al contrario ogni realtà riporta per analogia, per evocazione, attraverso il simbolo, mediante l'assonanza ad altro secondo una trasversalità che congiunge un particolare al generale e viceversa (c'è molta più distanza tra il Fegato e il Cuore che tra il Fegato e la Primavera).

Nulla è statico ma tutto è un movimento, è un rimando a qualche cosa d'altro. Ogni cosa indipendentemente alla sua natura (Numero, Ideogramma, Nome, etc.) ha un valore in quanto forza che realmente rimanda ad altro.

Per capire la differenza esistente tra questi due modelli possiamo immaginare anche alla diversa capacità di decodificare una realtà quale può essere per esempio una frase scritta: il modello analitico è la capacità di poter decodificare il messaggio in esso contenuto in senso letterale, il modello analogico è la capacità di poter cogliere il significato in senso figurato.

Questo approccio permette di intuire le leggi che governano la natura e il cosmo; una volta individuate capisce che i sistemi simili tra loro sono regolati con le stesse regole.
L'uomo, se vuole avere una vita lunga e armoniosa deve sottostare a questo ordine e deve impostare la sua vita seguendo questo cadenzare, questo ritmo.
Nella Cultura Orientale Ordine, Universalità e Ritmo dominano congiuntamente tutta la realtà.


Il Pensiero Cinese

Tutta la Cultura Cinese basa la sua conoscenza non attraverso una Filosofia e nemmeno attraverso una Religione ma attraverso una Saggezza nella quale non è presente alcun dogma.

La loro stessa lingua non sembra affatto organizzata per esprimere concetti e utilizza simboli ricchi di suggestioni.
I loro saggi non hanno mai dato un'organizzazione sistematica ai loro testi i quali venivano scritti in forma discorsiva.

La Cultura Cinese è basata dalla giustapposizione di due forme di pensiero: quello Taoista e quello Confuciano.
Entrambe sono caratterizzate dall'essere rigidamente settarie in quanto pretendono da sole di costituire un'ortodossia che si basi su una saggezza Universale ed Esclusiva; mancando di ogni forma di dogma sono però al contempo anche sincretistiche.
Il Taoismo e il Confucianesimo trovano una contrapposizione storica in quanto la prima deve la sua forza su una concezione naturalistica a sfondo magico-mistico, la seconda deve la sua forza su un concetto della società caratterizzata da un potere centralizzato di tipo imperiale e con una visione positivista della realtà.
In verità queste contrapposte forme di pensiero hanno tra loro un rapporto di vicendevole rafforzo in quanto basate da una visione della realtà Universalista ed Umanista.

La cultura cinese rifiuta categoricamente ogni artificio che possa economizzare un'operazione mentale, disprezzando tutte le forme di conoscenza di tipo analitico a favore di una saggezza che utilizza emblemi, raffigurazioni, evocazioni ricche di narrazioni venerabili, leggende e miti.

Il concetto di vita

Ma quello che si vuole sottolineare in questo scritto non è una banale questione di “punto di vista” attraverso la quale risolvere una questione scientifica ma è in discussione l'Essenza di ogni forma di scienza, l'Epistemologia che, per un effetto a cascata, interessa inevitabilmente ogni aspetto della vita umana: sociale, politica, economica fino a interessare le forme del pensiero umano, la modalità attraverso la quale l'uomo penetra e partecipa alla realtà.

L'approccio analogico alla realtà determina una prospettiva alla concezione della vita, del cosmo e per analogia di qualsiasi sistema sia esso una società o un individuo, che fa apparire tutto come una danza, una grande ballata come quelle che si facevano un tempo in piazza per la festa patronale. Tutta la vita può essere intesa come una ballata nella quale vi è una melodia di fondo e tutti, ognuno con il suo specifico ruolo, partecipano a questa rappresentazione con dei movimenti, dei balli, con dei costumi, seguendo dei riti cadenzati da una cantata che altro non è che un inno, una lode, una preghiera elevata al cielo.

E' come quando vedi uno stormo di uccelli che con il loro volo e il loro canto nell'azzurro del cielo sono lì a rappresentare il loro messaggio; seguendo traiettorie, riti dal significato impercettibile cantano la loro gioia, la loro lode di esserci dimenticandosi del tempo e dello spazio superando così la loro battaglia personale con la morte e avendo come unico desiderio, come unica gioia di vivere quella di seguire il loro capobranco, il loro Re, il loro Sacerdote.

Tutta la realtà appare allora, con i suoi movimenti regolati da precisi riti e canti che ricopiano fedelmente quelli del cosmo, essenzialmente e ontologicamente una soave e leggiadra eterna liturgia.


La Cultura Tradizionale Occidentale

Ma queste proporzioni, questi rapporti non sono una prerogativa della Cultura Cinese od Orientale.
Basta andare in una qualsiasi piazza d'Italia, guardare una qualsiasi chiesa romanica per ritrovare le stesse armonie e le stesse verità.

Il fine di questo intervento non vuole essere una apologia della Cultura Cinese o Orientale ma, al contrario, un incitamento affinché ognuno di noi possa ritrovare la propria più vera e intima natura, possa riscoprire l'essenza della cultura Occidentale caratterizzata anch'essa dalla presenza di questa illuminante prospettiva.

L'intelligenza dell'uomo occidentale riconosce nei concetti che appartengono alla Cultura Cinese qualcosa di cui non può inizialmente cogliere la reale portata in maniera razionale e lucida, ma ne subisce comunque la malia, il fascino e intuisce, seppur vagamente, l'importanza della prospettiva della realtà che in essi sono contenuti.
Quando l'uomo occidentale -intellettualmente onesto- incontra la Medicina Cinese o altre forme di Cultura Tradizionale allora dentro di se riconosce un brivido, un sussurro, un “richiamo della foresta”.

Questo “richiamo della foresta” avviene perché l'uomo occidentale, e io aggiungo e sottolineo l'italiano, non è lontano da questo modo di pensare, alla porzione di orizzonte che la Medicina Cinese apre alla sua visione del mondo.


Il pregio della Cultura Cinese

Il grande pregio della Cultura Cinese è che pur avendo la sua origine nella notte dei tempi ha attraversando quasi immodificata nella sua essenza e costituzionalità più intima tutto l'arco della storia umana, arrivando ai giorni nostri con la stessa freschezza e originalità. La Medicina Cinese rappresenta l'unica tra le grandi culture tradizionali (insieme a quella indiana o Medicina Ayurvedica) ad avere mantenuto viva nei secoli la medicina a lei propria ad un livello di conoscenza elevato e ricco. Altre tradizioni hanno mantenuto integra la loro cultura sotto forma di religione o saggezza (cultura ebraica, cultura araba e tradizione cristiana-cattolica) ma non hanno mantenuta integra la loro medicina.


I limiti della Cultura Orientale

La Cultura Orientale non è scevra di limiti in quanto posizionata su una visione della vita che si allontana dalla materia e dal reale in maniera radicale.
I concetti contenuti nella Cultura Orientale, se estremizzati, portano dei limiti concettuali in quanto forieri di una visione Spiritualista, Animista e Gnostica della realtà. La cultura Orientale manca del concetto di persona perché in essa è assente la presenza di confini definiti tra i vari soggetti della realtà, manca il concetto di libertà perché sostituito da quello del fato o destino, manca del conceto del donarsi perché manca del concetto di persona e quindi vi è l'assenza dell'altro.

Quella giusta via di mezzo è invece la posizione che ha sempre assunto la Cultura Occidentale almeno fino a circa qualche secolo fa ed è in questa direzione che l'uomo mederno deve rincomiciare a guardare.
Ma questa Cultura in Occidente è ormai scomparsa, perlomeno nella prospettiva della scienza e della cultura scientifica.


Guardare ad Oriente

Bisogna obbligatoriamente guardare ad Oriente per riappropriarsi del sapere della Medicna Occidentale che basava la sua capacità di guarire sulla della capacità di individuare in un paziente malato la disarmonia energetica presente all'interno dei quattro “temperamenti” (bilioso, flemmatico, melanconico, sanguigno) utilizzati alla stregua della “Legge dei Cinque Movimenti o Elementi” della Medicina Cinese; trattare un paziente con le Sanguisughe alla stregua dell'Agopuntura; utilizzare i decotti di erbe.

Questi concetti, visto la ridotta disponibilità di tempo, potrebbero sembrare vuoti di ogni reale efficacia, parole che possono avere un certo effetto suggestivo ma mancante di ogni concreto aggancio alla realtà. Tutto ciò è però errato perché è grazie a questa logica è stato costruito il Colosseo e le Piramidi, costruita la Grande Muraglia, calcolato la rotazione degli astri con una precisione che a noi uomini moderni può sembrare impossibile raggiungere senza l'aiuto di macchine sofisticate, è stato calcolato il numero Pitagorigo e tutti gli altri concetti che hanno permesso l'avvento della Scienza Moderna.


La legge dello Yin ed dello Yang ovvero la nemesi storica

Ma è la Cultura Occidentale che dovrà, a mio avviso, rifondare la Cultura su una visione Tradizionale.
Attualmente l'Occidente è, rispetto all'Oriente, molto più vicino a una visione della realtà completamente assoggettata alla materia ma è proprio per questo motivo che sarà il terreno fertile su cui germoglierà una nuova Cultura Tradizionale. Questo per un processo di nemesi storica o, se si preferisce, per effetto della Teoria dello Yin e dello Yang che afferma che quando una cosa raggiunge il suo massimo produce il suo contrario.
La nostra scienza moderna andrà talmente oltre rispetto alle sue conoscenze che andrà ad affermare cose attualmente a lei contraria confermando scientificamente tutte le affermazioni che appartengono alla Cultura Tradizionale fino a dimostrare scientificamente, perché no, anche l'esistenza di Dio.


L'Occidente è il terreno su cui si rifonderà questo approccio

L'Occidente è più avanti, nel suo processo di caduta, rispetto alla Cultura Orientale ma proprio per questo rappresenta il terreno su cui si rifonderà nuovamente questo approccio alla realtà. L'Oriente, d'altra parte, subisce solo ora quel fascino alla modernità che ha caratterizzato tutto il secolo passato in Occidente, ed è destinato a subire sempre più nei prossimi decenni a subire questo fascino e questa caduta.


Riportare la Cultura Occidentale alla sua essenza

In questi decenni stiamo osservando che l'Occidente sta subendo una “avvicinamento” da parte della Cultura Orientale.
Ciò comporta una serie di conseguenze tra cui, io mi auguro, quella di aiuto.
Aiuto da parte della Cultura Orientale diretto verso la Cultura Occidentale per riscoprire la sua vera Essenza, giusta via tra due estremi che se vissuti in maniera radicale portano da una parte alla massificazione di ogni atto umano e dall'altra da un vago senso della vita di tipo spiritualistico-animistico.

La giusta via che è stato per secoli, fino a poco tempo fa, il sentiero che ha percorso il Pensiero Occidentale.
Una giusta via che non deve vedere nessuna sterile contrapposizione tra visione Analogica e Analitica della realtà ma un connubio intimo e fecondo come tra quello di Energia e Materia, tra il concetto di Idea e quella di Forma, tra Logos e Imago, tra il Verbo e la Carne.

Studio Medico dott. Michele Lo Cascio

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