Medico Chirurgo
Medicina Tradizionale Cinese
Agopuntura e Fitoterapia
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Genesi dei disequilibri o malattie
Cardine centrale di tutta la Medicina Cinese è il concetto che l'uomo deve sempre coltivare la sua salute attraverso uno stile di vita che sia il più possibile in armonia con tutto il creato e con la sua natura.
Ogni terapia e sempre l'ultima ratio a cui bisogna ricorrere per mantenersi in uno stato di salute; per tale motivo il medico nella Cina antica (e in tutte le altre Tradizioni) era, prima di tutto, un educatore.
Un famoso detto dell'antica Cina recita: chi non coltiva la propria salute dovrà poi occuparsi della malattia.
A sostegno di tale tesi riportiamo l'Incipit del primo capitolo del libro Suwen in cui l'Imperatore Giallo Huang Di chiede al medico di corte Qi Bo: "Gli uomini dell'Alta Antichità passavano cento primavere ed autunni senza declino della loro attività. Però gli uomini oggigiorno, a metà strada dei cento anni, hanno tutti un declino della loro attività. Le circostanze sarebbero cambiate? O non sarebbe questo colpa degli uomini? Qi Bo risponde: Gli uomini dell'Alta Antichità erano osservanti della Via; si regolavano sullo Yin e Yang e raggiungevano l'armonia con le pratiche e i numeri. Bevevano e mangiavano con misura, lavoravano e si riposavano con regolarità, non si estenuavano in attività sconsiderate. Potendo così mantenere l'unione del corpo e degli Spiriti, arrivavano alla fine dell'età naturale e, centenari, se ne andavano. Per gli uomini di oggi niente di tutto ciò! Dell'alcol fanno la loro minestra, della cattiva condotta la loro norma, entrano completamente ubriachi nella camera da letto, lasciano che le passioni prosciughino le loro essenze e la dissolutezza dilapidi la loro Autenticità ... così a metà strada dei cento anni declinano".
Per sviluppare al meglio un'azione preventiva bisogna intervenire sulle molteplici cause che possono generare i disequilibri rappresentati da:
- Fattori interni: (la costituzione, i sette sentimenti);
- Fattori esterni: (energie esterne o climatiche);
- Stile di vita.
FATTORI INTERNI
I fattori interni sono rappresentati dalla costituzione e dai sette sentimenti.
Nella Medicina Cinese il rapporto tra costituzione e sentimento è molto intimo: ad ogni organo o viscere è associato un sentimento ed ogni sentimento ha un'influenza su un organo o viscere. L'utilizzo scorretto o corretto di un sentimento porta nel tempo rispettivamente ad un disequilibrio o ad un equilibrio dell'organo o del viscere ad esso associato; viceversa riuscire a equilibrare o portare a disequilibrio un organo o un viscere significa rispettivamente a correggere o alterare il sentimento ad esso associato.
Costituzione
Per costituzione si intende sia l'aspetto esteriore che appare della persona (e il cui studio, in questa sede, è di pertinenza di un'altra materia), sia lo stato fisiologico degli Zang-Fu.
La costituzione è un fattore su cui il paziente può intervenire solo parzialmente; non può essere modificato nella sua essenza perché ciò corrisponde al Jing del cielo anteriore che è dato dai genitori nell'atto del concepimento, può essere utilizzato al meglio attraverso un corretto stile di vita.
I sette Sentimenti
I sette sentimenti hanno un'importanza assoluta nella Medicina Cinese.
I sette sentimenti rappresentano un aspetto della costituzione della persona ma, in virtù della loro importanza, in questa sede viene loro attribuito questo paragrafo specifico per meglio sottolinearne e definirne gli aspetti. Attraverso la pratica di un corretto stile di vita è possibile migliorare i propri sentimenti; ogni pratica igienico-alimentare perde ogni importanza se la persona non cura soprattutto i propri sentimenti. Ogni sentimento, anche nel caso in cui avesse una valenza negativa nel linguaggio comune, è buono nella sua essenza; ciò che determina il suo valore è la modalità con la quale viene usata dalla persona. Così per esempio, se una persona non avesse paura non potrebbe porre dei limiti alle proprie azioni con conseguente rischio di trovarsi continuamente in uno stato di pericolo; se una persona non fosse aggressiva non potrebbe avere la forza di difendere una cosa o una persona a lui cara.
Ogni sentimento deve essere presente nella persona, ma nel giusto equilibrio. Questo giusto equilibrio e la saggezza che ne consegue è paragolabile ad una gallina che cova le uova: come la gallina non deve stare ne troppo vicino ne troppo lontano dall'uovo che sta covando allo stesso modo ogni uomo può trovare il giusto utilizzo delle emozioni nella via di mezzo che vede ai suoi opposti l'uso eccessivo o nullo di un sentimento.
Ogni sentimento è associato ad un organo e quindi una sua alterazione porta ad una alterazione dell'organo o viscere ad esso associato. Viceversa, un'alterazione di un organo o di un viscere porta ad un'alterazione del sentimento associato.
Ogni sentimento ha un'azione sul Qi ed è collegato ad uno o più organi o visceri:
- la collera porta in alto il Qi e coinvolge il Fegato;
- la gioia diffonde il Qi e coinvolge il Cuore;
- la riflessione annoda il Qi e coinvolge la Milza;
- la preoccupazione annoda il Qi e coinvolge la Milza e i Polmoni;
- la tristezza interiorizza il Qi e coinvolge il Polmone;
- la paura porta in basso il Qi e coinvolge i Reni;
- lo shock altera l’integrità dell'asse Reni-Cuore.
Paura.
Tra tutti i sentimenti è sicuramente quello più importante perché è alla base della formazione di tutti gli altri sentimenti negativi. Infatti, ad esempio, da uno stato di paura si può scatenare la collera: una persona per la paura di essere aggredita, aggredisce. Anche gli altri sentimenti hanno la paura come loro origine. La paura porta alla perdita del controllo degli orifizi posti in basso (...”farsela addosso dalla paura”) e nel tempo consuma lo Yin, lo Yang e soprattutto il Jing. Porta il Qi verso il basso.
Collera.
Per collera si intende una serie di sentimenti: risentimento, irascibilità, frustrazione, amarezza, indignazione. Questi sentimenti nascono da una rabbia non espressa che determina in un primo momento un blocco, una stasi di energia che si estrinsecherà attraverso uno stato di lieve depressione: astenia psico-fisica, bisogno di dormire, inappetenza, gonfiore addominale. In questa prima fase i disturbi sono lievi e talvolta non vengono presi troppo in considerazione dal paziente. Se la causa responsabile di tale disequilibrio non viene rimossa, nel tempo possono innescarsi le seguenti due dinamiche:
- Il paziente non ha la forza di reagire a questa situazione perché presenta anche un Deficit (Qi, Yang, Xue) o un Pieno (Freddo, Umidità) che favoriscono l'innescarsi di uno stato depressivo che si presenta con una sintomatologia più importante: profonda stanchezza psico-fisica, bisogno di dormire molto, inappetenza accompagnata ad una gastrite caratterizzata da gonfiore addominale.
- Il paziente reagisce con forza a questo quadro di stasi. Il corpo cerca di trovare un nuovo equilibrio attraverso due meccanismi:
Nella forma pura di Stasi di Qi ,ad uno stato depressivo segue un momento di forte ansia dovuto alla tensione che si viene a creare: la collera non espressa crea una tensione interna con formazione di “Calore” che periodicamente si manifesta con scatti d'ira o ansia. Con questi atteggiamenti si liberano le tensioni interne presenti ed il paziente avverte un periodo di relativo benessere. Se la causa che ha creato questa tensione non viene rimossa il paziente tornerà allo stato depressivo iniziale e nel tempo tenderà a ripresentare le dinamiche appena descritte;
Il paziente vive in un costante stato d'ansia. Lo Stasi di Qi si sviluppa su un quadro in cui è già presente del Calore (pieno o da vuoto). La Stasi di Qi crea inizialmente uno stato di depressione che viene mascherato dalla contemporanea presenza di Calore. La Stasi di Qi crea nel tempo ulteriore Calore che si somma a quello già esistente creando un quadro grave in cui il paziente vive in uno stato costante di agitazione, collera e ansia caratterizzato da momenti in cui questi stati d’animo si esasperano improvvisamente. Se le dinamiche che sono alla base di questi meccanismi non vengono rimosse, in ognuno dei quadri clinici sopra elencati si potrà avere un aggravamento con formazione di:
Stasi dello Xue;
Consumo dello Yin , Yang, Qi, Xue;
Formazione di Umidità.
Gioia.
In questo caso, per gioia si intende uno stato di “allegria” eccessiva che porta la persona a vivere una vita dissipata, eccitata, lussuriosa. Il Cuore e la gioia, suo sentimento associato, fisiologicamente hanno la funzione di “diffondere” l'energia; in senso patologico la “disperdono”. Riflessione. La Milza è l'organo principale della digestione, digerisce i cibi ma anche i pensieri. Quando c'è un suo deficit il pensiero diventa ossessivo e non può fluire liberamente, il pensiero si annoda in un movimento circolare. I sintomi ad esso associato sono: cattiva digestione, perdita di appetito, stanchezza, feci molli, pesantezza. In questo disequilibrio può venire coinvolto anche il Fegato e il Polmone. Preoccupazione. Nasce quando una persona si sente incapace di affrontare una determinata situazione e ad un'insistente riflessione (Milza) si associa una profonda tristezza (Polmoni).
Tristezza.
I sintomi che si accompagnano a questo stato emotivo sono: depressione, pianto, respiro corto, astenia. Shock. Una forte e improvvisa paura determina un' alterazione dell'asse Reni-Cuore creando uno shock improvviso. Talvolta la persistenza di un vissuto carico di paure può favorire, con il passare del tempo, lo sviluppo di questo stato di shock. Il Cuore, non più nutrito dai Reni, andrà in deficit e si presenteranno: insonnia, palpitazioni, agitazione psichica. Ad ogni piccolo problema il paziente sarà scosso da sussulti uniti a forte agitazione.
FATTORI ESTERNI
Per Fattori Esterni si intendono delle energie esterne che se penetrano all'interno dell'organismo possono creare in esso della disarmonie. I Fattori Esterni sono il: Freddo, Vento, Calore, Fuoco, Umidità, Secchezza.
La penetrazione dei Fattori Esterni può avvenire attraverso due possibilità:
- l'energia difesnsiva dell'organismo è debole e non è in grado di contrastare questa aggressione;
- i Fattori Esterni si presentano in una forma vigorosa tale da vincere la resistenza prodotta dall'energia difensiva.
I disturbi che ne scaturiscono vengono definiti “esterni” e sono rappresentate da: malattie da raffreddamento, l'influenza, il raffreddore, le malattie esantematiche, dolori articolari acuti legati ai fattori climatici, etc. Quando i fattori esterni penetrano in profondità nell'organismo si trasformano in disturbi “interni”: polmoniti, pericarditi, cistiti, dolori articolari cronici, etc. Tra i diversi fattori esterni quella da evitare maggiormente perché è la più temibile è certamante il Vento in quanto è lei che imprime alle altre la forza necessaria per superare l'energia difensiva dell'organismo; per esempio: se il Freddo è veicolato dal Vento può superare più facilmete la barriera difensiva rappresentata dalla Wei Qi rispetto a quando agisce da solo.
STILE DI VITA
Per Stile di Vita si intendono tutti gli atti che un uomo compie nella sua vita e possono essere così riassunti:
- Le emozioni e sensazioni;
- Il respiro;
- l sonno;
- L'alimentazione:
- Il movimento fisico;
- L'attività sessuale.
Ogni singolo atto della vita quotidiana è cibo per l'uomo e pertanto ognuno di questi fattori riveste un ruolo importante nel determinare lo stato di salute di una persona; al contrario l'uso scorretto di uno di questi fattori può da solo determinare uno stato di malattia. Vi è una gerarchia all'interno di questo elenco per la quale risulta che i più importanti tra questi risultano essere le sensazioni e ancor più le emozioni.
Le sensazioni rappresentano i momenti in cui l'uomo si nutre di energia dall'esterno attraverso i suoi organi di senso. L'udito, la vista, il gusto, il tatto e l'olfatto sono funzioni attraverso le quali vengono nutriti gli organi ad essi corrispondenti secondo la Legge dei Cinque Movimenti. Le emozioni
rappresentano la forma più sottile e potente tramite le quali un uomo si nutre. L'uso corretto delle emozioni è alla base di ogni stato di salute anche in persone che vivono una vita di stenti e malnutrizione.
Quando si cura un paziente bisogna sempre trattargli le emozioni anche se il problema per cui lui chiede aiuto non è apparentemente collegato alla sfera psichica; recitano i testi antichi: "Quando vedi un paziente tu non chiedergli che cosa lui abbia, tu curagli lo Shen e l'avrai guarito".
Volendo parafrasare questo concetto utilizzando un'immagine propria dei giorni nostri possiamo rappresentare il corpo umano come un treno in cui ogni vagone rappresenta un sistema o funzione del corpo umano; possiamo immaginare lo Shen come la locomotiva, quell'aspetto che quando è utilizzato in maniera corretta trascina con forza tutti gli altri, anche se non perfettamente funzionanti, nella giusta direzione nella rete dei binari che rappresentano le varie possibilità che la vita ci fa incrociare.
Anche in questo caso vi è una corrispondenza di interazione tra l'emozione e l'organo ad esso associato secondo la Legge dei Cinque Movimenti.
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