Medico Chirurgo - Medicina Cinese: Agopuntura e Fitoterapia
Michele Lo Cascio
Medico Chirurgo
Medicina Tradizionale Cinese
Agopuntura e Fitoterapia
Riceve su appuntamento a Rimini e a Santarcangelo di Romagna
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La Manifestazione e la Radice
14/05/2015 |
Tutta la cultura tradizionale cinese si sviluppa attorno alla dicotomia dello Yin e dello Yang, anche la diagnosi in Medicina Cinese deve sottostare a questo principio.
Ogni quadro clinico si caratterizza da un corteo di sintomi e segni; tra tutti questi distinguiamo quelli che sono propri del disturbo più grave che affiora e per il quale la persona affetta è venuto a chiedere il nostro aiuto, che definiamo come manifestazione o ramo, da quelli che non si rendono mai pienamente manifesti ma si palesano con una serie di disturbi che accompagnano, fanno da corollario al disturbo principale e che definiamo come radice: I sintomi più gravi non rappresentano che l'apparenza e non la natura della malattia .
La radice ha una natura spesso opposta a quella della manifestazione (per esempio: è da vuoto energetico mentre quella della manifestazione è da pieno); talvolta rappresenta la causa che ha portato al generarsi della manifestazione.
Della sintomatologia la manifestazione è l’aspetto Yang, la radice è quello Yin: la malattia originaria (radice) è il sostegno interno del nemico e la malattia nuova (manifestazione) è l'attaccante al fronte .
Un disequilibrio deve essere trattato nella sua complessità trattandone sia la radice che la manifestazione. Il capitolo quinto del libro Suwen risolve questo passaggio fondamentale della formulazione di una diagnosi in maniera laconica, come nel suo stile: per trattare le malattie, bisogna andare fino alla radice. Con questa perentoria affermazione si afferma la necessità di non fermarsi al trattamento della manifestazione, del sintomo di una patologia ma bisogna giungere nel luogo dove questa ha preso forza e forma: la radice.
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Ogni quadro clinico si caratterizza da un corteo di sintomi e segni; tra tutti questi distinguiamo quelli che sono propri del disturbo più grave che affiora e per il quale la persona affetta è venuto a chiedere il nostro aiuto, che definiamo come manifestazione o ramo, da quelli che non si rendono mai pienamente manifesti ma si palesano con una serie di disturbi che accompagnano, fanno da corollario al disturbo principale e che definiamo come radice: I sintomi più gravi non rappresentano che l'apparenza e non la natura della malattia .
La radice ha una natura spesso opposta a quella della manifestazione (per esempio: è da vuoto energetico mentre quella della manifestazione è da pieno); talvolta rappresenta la causa che ha portato al generarsi della manifestazione.
Della sintomatologia la manifestazione è l’aspetto Yang, la radice è quello Yin: la malattia originaria (radice) è il sostegno interno del nemico e la malattia nuova (manifestazione) è l'attaccante al fronte .
Un disequilibrio deve essere trattato nella sua complessità trattandone sia la radice che la manifestazione. Il capitolo quinto del libro Suwen risolve questo passaggio fondamentale della formulazione di una diagnosi in maniera laconica, come nel suo stile: per trattare le malattie, bisogna andare fino alla radice. Con questa perentoria affermazione si afferma la necessità di non fermarsi al trattamento della manifestazione, del sintomo di una patologia ma bisogna giungere nel luogo dove questa ha preso forza e forma: la radice.