Medico Chirurgo
Medicina Tradizionale Cinese
Agopuntura e Fitoterapia
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Le otto regole diagnostiche - parte prima
LE OTTO REGOLE DIAGNOSTICHE - parte prima
La Medicina Cinese decodifica le patologie utilizzando più di un metodo diagnostico.
Con questa affermazione si vuole intendere che un medesimo disturbo può essere affrontato con processi interpretativi diversi. Alcuni tra i più importanti sono:
- Le Otto Regole Diagnostiche;
- I Cinque Movimenti;
- I Canali Energetici;
- I Sei Livelli;
- I Quattro Strati;
- I Tre Riscaldatori.
Il modello adottato in questo testo è quello delle “Otto Regole Diagnostiche” o “Ba Gang” in quanto è quello specifico per l’uso della Fitoterapia, materia alla quale questa dispensa è propedeutica.
Secondo i dettami delle Otto regole Diagnostiche la diagnosi di un disequilibrio si ottiene catalogando i singoli disturbi secondo lo schema che segue:
- Interno-Esterno;
- Freddo-Caldo;
- Deficit-Eccesso (Vuoto-Pieno);
- Yin-Yang.
In questo schema vengono indicate quattro diverse coppie di attributi. Il terapeuta, per poter fare diagnosi di un disequilibrio presente in un paziente, deve analizzare ogni singolo disturbo e, seguendo lo schema appena visto, definirlo per i primi tre attributi individuando per ogni coppia la possibilità in esso presente.
La risultante che si ottiene da questo processo definirà il quarto attributo (Yin-Yang) che indica la diagnosi energetica precisa di quello specifico disturbo.
Ogni disequilibrio presenta più disturbi e pertanto è possibile che ogni paziente presenti più disarmonie. In un primo momento il curante indirizzerà la sua azione terapeutica verso la disarmonia o le disarmonie più gravi e, una volta che queste si sono risolte, verso quelle meno significative fino a riportare tutto l’organismo al riequilibrio. Nelle pagine che seguono andremo ad analizzare ogni singola coppia di attributi.