Medico Chirurgo - Medicina Cinese: Agopuntura e Fitoterapia
Dott. Lo Cascio
Michele Lo Cascio

Medico Chirurgo
Medicina Tradizionale Cinese
Agopuntura e Fitoterapia


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Dieta

" Sono numerose le scuole di pensiero che individuano in un corretto uso della dieta l'arma più efficace per combattere le malattie. Gli alimenti infatti sono da considerarsi alla pari dei farmaci in quanto contengono principi attivi che interagiscono con il metabolismo del corpo. Le differenze sono che i cibi hanno un potere farmacologico molto più blando e che vengono però assunti in grande quantità e per tutti i giorni. L'Agopuntura rappresenta un valido aiuto per sostenere le difficoltà a cui può andare incontro una persona che inizia questo percorso."

Alla pari della farmacologia è impossibile definire a priori l'alimentazione da consigliare per un singolo individuo senza conoscere di questo la storia cliniche e le caratteristiche organiche. Tuttavia è possibile definire delle regole di massima alle quali ogni individuo dovrebbe attenersi:
  • Evitare latte, mozzarella, panna, gelato, burro, continua a leggere

    Evitare il latte e i suoi derivati (mozzarella, panna, gelato, burro) in quanto sono cibi grassi. In Medicina Cinese i formaggi sono considerati “latte ammuffito” e quindi ricchi di muffe (i cultori dell'Emmental individuano nella muffa la sua parte più prelibata) responsabile di molte disbiosi intestinali che sono all'origine di tantissime malattie sia organiche che psichiche. Molte persone mangiano i formaggi in quanto certi di apportare in tal modo il minerale del Calcio nel loro organismo. Il latte che noi beviamo è però di origine bovina. Le mucche producono una grande quantità di latte (oltre a 60 litri al giorno) e hanno delle ossa molte robuste perché devono sorreggere il loro peso che è oltre la tonnellata. Le mucche hanno quindi un organismo ricco di Calcio ma non bevono latte.

    L'uomo è l'unico animale che beve il latte nell'età adulta; dopo i 7-10 anni pochissimi individui presentano ancora le lattasi, enzimi necessari per la digestione di questi cibi, perché scompaiono fisiologicamente.
     
  • Evitare melanzane, peperoni, pomodori, patate, continua a leggere

    Non mangiare le piante della famiglia delle solanacee (melanzane, peperoni, pomodori, patate) e soprattutto avere cura di eliminarne la buccia in quanto ricca di solanina.
    Questa sostanza viene normalmente prodotta dalla buccia di queste piante per difendersi dall'aggressione degli insetti e per tale motivo è tossica e irritante per la mucosa intestinale.
     
  • Salare poco i cibi e sostituire il sale con erbe aromatiche, continua a leggere

    Aglio, cipolla, basilico, prezzemolo, rosmarino, salvia, menta, origano, maggiorana, sedano, porro, timo, semi di finocchio e le spezie come pepe e peperoncino, noce moscata, zafferano, curry cono da preferire al sale. Inoltre, ll sale tende a ritenere l'acqua nel corpo portando ad un aumento della pressione sanguigna e ad un gonfiore generalizzato dei tessuti.
     
  • Non condire con olio ma possibilmente con aceto o limone, continua a leggere

    Il limone favorisce l'assorbimento del ferro contenuto nei cibi e in particolare nella carne. L'olio crudo è un alimento ricco di molte proprietà ma che non deve essere assunto in eccesso in quanto grasso.
     
  • Non utilizzare mai il burro e sostituirlo con il Ghi, continua a leggere

    Il Ghi è un alimento che non appartiene alla tradizione della Medicina Cinese ma a quella Ayurvedica. Rappresenta il rimedio più importante di tutta la farmacopea indiana, le sue proprietà sono tantissime tanto da essere considerato alla stregua di una panacea.

    E' un “burro esterificato” e questo significa che gli è stato eliminato la parte nociva del grasso in esso contenuto. Questo rimedio può essere paragonato ad un grasso “buono” che ha la funzione di ripulire il corpo dal grasso nocivo. Quando una persona si sporca con il catrame, grasso per antonomasia più difficile da pulire una volta che se ne è venuto a contatto, può ripulirsi da questo solo attraverso l'uso di olio buono. Allo stesso modo possiamo affermare che il Ghi esplica “un'azione di lavaggio” sul colesterolo e sulle placche ateromasiche del corpo.
     
  • Preferire carne molto magra e evitare gli insaccati, continua a leggere

    La carne scelta deve essere molto magra, alla fine della cottura si deve sempre condire con il limone. Togliere il grasso dalla carne e la pelle dal pollo. Evitare gli insaccati.Quando si mangia la carne bisognerebbe privilegiare, nel limite del possibile, gli organi e i visceri interni (fegato, milza, rognoni, intestino, etc) in quanto più ricchi di sostanze nutrienti. Per lo stesso motivo bisogna privilegiare l'uso delle radici, dei frutti, dei semi e dei fiori quando si mangiano i cibi di origine vegetale.
     
  • Cuocere i cibi a vapore, continua a leggere

    Cuocere i cibi a vapore perché con la cottura fatta alla piastra le sostanze più importanti contenute nei cibi tendono a volatilizzare o a denaturare. E' importante anche non cuocere i cibi in acqua; se questa azione viene fatta bisogna avere l'accortezza di bere l'acqua in cui è avvenuta la cottura perché è nella decozione si ha l'estrazione di tutti i principi contenuti nei cibi.
     
  • Dopo ogni pasto bere un decotto caldo di radice di zenzero fresco, continua a leggere

    In alternativa bere un bicchiere di acqua molto calda. Lo zenzero è un ottimo rimedio utile per migliorare la digestione.
     
  • Non mangiare mai cibi freddi provenienti dal frigorifero, continua a leggere

    L'ambiente in cui lo stomaco sviluppa le sue funzioni digestive è caldo. Bere bevande fredde significa portare lo stomaco ad un maggior lavoro e stress.
     
  • Alzarsi da tavola non sentendosi mai sazi, soprattutto la sera. continua a leggere

    La colazione del mattino deve essere uguale a quella del Re, quella del pranzo a quella del Principe, quella della sera a quella del povero.
     
  • Masticare molto (circa 33 volte per ogni boccone) e lentamente.
     
  • Bere dell'acqua calda lontano dai pasti.
     
  • Mangiare la frutta lontano dai pasti. continua a leggere

    La frutta mangiata dopo i pasti tende a fermentare con conseguente formazione di gonfiore addominale e riduzione delle capacità digestive.
     
  • Preferire il tè all'uso del caffè, continua a leggere

    Il caffè è un alimento nocivo per l'organismo in quanto trattato chimicamente per la sua produzione. Il tè è una pianta considerata della “lunga vita” per le innumerevoli proprietà che possiede: antiossidante e quindi previene l'invecchiamento cellulare, digestiva, antibiotica, favorisce la digestione, abbassa il colesterolo e la glicemia, aumenta il tono dell'umore.
     

DIMAGRIRE CON L'AGOPUNTURA: TERAPIA E OBIETTIVI

Molte persone si rivolgono all'Agopuntura per dimagrire. A questi pazienti si ricorda sempre che la cosa più importante da fare è seguire una buona dieta. L'Agopuntura rappresenta un valido aiuto per sostenere le difficoltà a cui può andare incontro una persona che inizia questo percorso.

Attraverso l'Agopuntura somatica, cioè l'Agopuntura classica nella quale si stimolano i punti situati nel corpo, si riducono i disturbi che accompagnano ogni tentativo di dieta e che spesso rappresentano l'ostacolo maggiore da superare da parte del paziente: ansia, insonnia, nervosismo. Attraverso l'Auricoloterapia, e cioè l'infissione di piccolissimi aghi messi nel padiglione auricolare e che vengono rimossi dal paziente stesso dopo pochi giorni, si attivano i centri deputati a ridurre il senso della fame.

Per trattare questo disturbo bisogna sottoporsi ad un ciclo di 10 sedute; nelle forme più difficili si può raggiungere un massimo di 15. Le sedute si effettuano con una frequenza settimanale; nelle ultime sedute la frequenza è di 2, 3 settimane. Ad ogni paziente viene assegnata una dieta personalizzata che segue la logica espressa all'inizio della pagina.

VISITA MEDICA
E' sempre opportuno determinare la causa del disturbo con una visita medica specializzata.
Chiama il 0541 621439 oppure il 338 8585489 e fissa un appuntamento nell'ambulatorio di Rimini o Santarcangelo.

Studio Medico dott. Michele Lo Cascio

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